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sabato 9 gennaio 2016

Propagazione NVIS (Near Vertical Incidence Skywave)



NVIS è una tecnica di comunicazione radio che prevede l'utilizzo di frequenze comprese tra i 2 ed i 10 MHz, e l'utilizzo di antenne che emettano principalmente verso l'alto con un angolo tra i 70° ed i 90°; in queste condizioni le onde elettromegnetiche vengono riflesse verso il basso ad una distanza fino a 300-400 km dalla stazione trasmittente, con segnali usualmente molto forti, utilizzando potenze di qualche decina di watt.

Questa tecnica consente di superare la corta portata ottica di una stazione (qualche decina di km) e di coprire zone che le onde VHF ed UHF difficilmente riuscirebbero a coprire, a causa di ostacoli, colline e montagne. Per distanze maggiori (qualche migliaio di chilometri), si usano frequenze tra i 10 ed i 30 MHz, le quali lasciano però una "zona d'ombra" vicino alla stazioni trasmittente. Per comunicazione di corta-media distanza, su zone con ostacoli è adatta quindi la tecnica NVIS.
Per questo motivo questo tipo di comunicazione è stata utilizzata fin dalla seconda guerra mondiale, ed ora viene utilizzata ancora a livello militare perchè consente trasmissioni certe senza ponti ed con trasmettitori poco potenti ed antenne di facile installazione (generalmente dipoli o antenne  filari posti ad altezze dal suolo pari a 0,1 -0,2 lambda). Viene anche utilizzata dalla protezione civile per comunicazioni in caso di terremoti o di altre calamità naturali, anche perchè è indipendente da infrastrutture telefoniche e di rete, che sono le prime a saltare in caso di calamità.

Nel caso delle bande radioamatoriali, le bande principalmente interessate sono quelle degli 80 e 40  metri. Ovviamente le condizioni di riflessione dipendono dalla stagione (estate, inverno), dall'ora del giorno etc. Software come Voacap premettono di ricavare previsioni sulla propagazione.

Ho provato personalmente nella banda dei 40 metri di giorno (nelle ore centrali dalle 10 alle 14, nel mese di dicembre) a trasmettere con un piccolo trasmettitore QRP CW con la potenza di 2 watt, e con estrema facilità e regolarità (senza mai dover fare troppi tentativi o perdere ore a chiamare), sono sempre riuscito a fare buoni collegamenti con segnali che vanno da 559 a 599, dalla zona 3, con il centro Italia zona 5, zona 4, zona 6, il nord Italia zona 1,  zona 2,  zona 3, la Svizzera, l'Austria, Germania, Repubblica Ceca, la Slovenia, la Croazia.
L'antenna utilizzata è stata un dipolo con un braccio di 10 metri, lanciato sopra un albero, ed un braccio caricato con bobina e lungo circa due metri e mezzo: certamente non una antenna dal grande guadagno, anzi direi in perdita rispetto al dipolo.



Quali antenne usare? Vanno bene le antenne filari quali il dipolo, il dipolo a V invertita, la antenna Windom, la G5RV.

73 de IZ3AYQ

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