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mercoledì 13 gennaio 2016

QRP



QRP è una voce del codice Q che viene utilizzata per definire trasmissioni in bassa potenza, convenzionalmente con non più di 5 watt. Ma che senso ha trasmettere con 5 watt quando molti collegamenti sono più facili e sicuri usando 100 o più watt?
E' un poco come chi, per attraversare un tratto di mare, utilizza un kayak o una barca a vela, piuttosto che una barca a motore.
Sicuramente chi trasmette in QRP farà fatica e difficilmente potrà competere nei contest (salvo partecipare nella sua categoria), e non sarà facilitato nei pile-up. Ma è questo quello che ci interessa? Quando partecipo ai contest, faccio una decina di collegamenti, i più interessanti, e poi basta: mi stanca abbastanza e non mi porta a molto dare come controllo 59 ed il progressivo, e sentirmi rispondere 59 e progressivo; magari do come controllo 55 o 57 per essere coerente al reale, ma alla fine il tutto diviene ripetitivo, troppo ripetitivo.
Allora, dopo tanti, per me, collegamenti di questo tipo, mi sono ricordato di quando negli anni 70 avevo cominciato a trasmettere con un portatile da 1 watt, e lavoravo per migliorare l'antenna, per raggiungere i 15-20 kilometri di distanza per i QSO; poi acquistato il primo veicolare ALAN K 350 BC, collegavo l'Europa con 5 watt ed in AM; ed usando un VFO esterno, che mi permetteva di utilizzare frequenze prive di QRM, con la stessa potenza collegavo il West Virginia e l'Alaska, per pochi istanti e senza poter passare se non il nominativo; ma che soddisfazione ! Che impegno e quanti test a provare le antenne,  ad espandere le frequenze, ad andare in montagna per fare collegamenti più distanti !!!
Con questo voglio dire che il QRP, proprio perché la potenza è minore, ha più bisogno delle nostre abilità e della nostra preparazione: magari per imparare o reimparare il CW dimenticato che ci dà notevoli possibilità in più nel superare il QRM e nella comprensibilità, nello studiare di più le antenne, la propagazione, la giusta modalità operativa.
Ed ancora meglio se si utilizzano apparati autocostruiti e dei quali si abbia anche studiato
lo schema a blocchi ed elettrico per capirlo: una soddisfazione unica ! Ed anche una crescita personale non indifferente.

Ma è veramente possibile? Qui sotto ecco una tabellina che riporta il segnale ricevuto a parità di condizioni (antenna, propagazione), variando la potenza in uscita dal trasmettitore (la regola è che per avere 6 dB di segnale in più devo quadruplicare la potenza, ovvero per avere 3 dB in più la devo raddoppiare).





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